L’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, e un carabiniere della sua scorta sono morti stamattina a seguito di un attentato
Terribile notizia dal Congo. L’ambasciatore italiano Luca Attanasio e un carabiniere della sua scorta sono morti a seguito di quello che sembra essere un tentativo di rapimento.
Le prime notizie parlano di un attentato compiuto con armi leggere verso il convoglio su cui viaggiava il diplomatico con diversi militari della scorta. L’ambasciatore stava viaggiando su un’auto di un’organizzazione dedicata alla stabilizzazione della situazione nella repubblica africana.
L’attacco, avvenuto intorno alle 10 (Le 9 nel nostro Paese) ha causato il ferimento del diplomatico che è morto in seguito alle ferite riportate. Il decesso è stato confermato dalla Farnesina. Il carabiniere ucciso, Vittorio Iacovacci, dal settembre scorso lavorava per l’ambasciata. Il militare, 30 anni, era in una vettura del convoglio che stava accompagnando l’ambasciatore a Bukavu.
L’attentato avrebbe fatto una terza vittima, l’autista di una vettura del gruppo raggiunta dagli spari.
Il diplomatico è arrivato all‘ospedale più vicino appena possibile, lì però è morto per le ferite all’addome.
Cordoglio dalle istituzioni da Mattarella a Di Maio
È una giornata buia e triste per l’Italia.
Abbiamo appreso con grande sgomento e immenso dolore della morte del nostro Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, e di un militare dell’Arma dei Carabinieri, Vittorio Iacovacci.
➡️ https://t.co/TPRrNFtz9u— Luigi Di Maio (@luigidimaio) February 22, 2021
Attestati di stima e parole di cordoglio da tutti gli organi istituzionali. Mattarella e Di Maio, Carfagna e Meloni, Zingaretti e tantissimi altri rappresentanti dello Stato hanno mostrato il loro dolore per il tragico evento.
Attanasio era da tempo nella Repubblica Democratica del Congo e nel 2020 aveva vinto il Premio Nassirya per la pace, un’onorificenza dedicata a chi si spende con opere di pacificazione di sostanziale rilevanza.
Una tragedia immensa che ha colpito due uomini di Stato che, con il loro lavoro, cercavano di riportare stabilità in una delle zone più problematiche dell’Africa.