È arrivata una notizia che ha colto di sorpresa e gettato nello sconforto tantissimi appassionati di musica: i Daft Punk hanno deciso di sciogliersi ponendo fine a un sodalizio durato ben 28 anni.
La giornata di oggi non può che essere triste per molti appassionati di musica: i Daft Punk, celebre gruppo di musica elettronica francese, ha infatti deciso di sciogliersi ponendo fine a un sodalizio che durava da ben 28 anni. E, come da loro tradizione, l’annuncio della decisone è arrivato in una maniera decisamente particolare: la band ha infatti realizzato un video dal titolo “Epilogue” (una scelta quindi emblematica), estratto da “Electroma” del 2006. Una volta arrivati alla fine del filmato, uno dei due si autodistrugge, mentre l’altro continua a camminare da solo.
Potrebbe interessarti – Tiziano Ferro è figlio di Massimo Ranieri? Tutta la verità
Tutto termina con un’immagine che mostra l’inizio e la fine della loro esperienza musicale, con le due date 1993-2001. È poi arrivata anche una dichiarazione della loro portavoce, che conferma la decisione presa, pur senza rivelare cosa li abbia portati a questa scelta.
Potrebbe interessarti – Dopo Facebook e Instagram arriva il social della musica, di cosa si tratta?
Addio ai Daft Punk: è la fine di un’epoca
A comporre i Daft Punk erano Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter, che potevano contare su un elevato numero di fan, oltre che su riscontri importantissimi da parte della critica durante tutta la loro carriera.
Tantissime le canzoni che hanno fatto parte del loro repertorio e che continuano a essere amate dagli appassionati di musica elettronica nonostante il trascorrere del tempo. Tra queste, “Da Funk“, il loro primo grande successo datato 1995, inserita nell’album “Homework”, uscito due anni dopo. Qui c’erano anche “Around the world” e “Burnin'”.
Impossibile poi non citare One More Time, Digital Love e Harder, Better, Faster, Stronger. Risale invece al 2014 l’album “Random Access Memory”, grazie al quale la band vince i Grammy Awards, come album dell’anno e miglior album dance/elettronico. Quel progetto è entrato di diritto nella storia proprio perché nato con l’intento di rendere omaggio alla musica degli anni ’70 e ’80 e ha fatto poi da fonte di ispirazione anche per gli anni successivi.
