Vaticano, dura presa di posizione sul vaccino: lavoratori a rischio

Arrivano le vaccinazioni al Vaticano, nuove regolamentazioni in atto: a rischio tutti i lavoratori che fanno parte della Santa Sede. 

Vaccinazioni al Vaticano
Vaccinazioni al Vaticano (Pixabay)

Sono arrivate le nuove dosi per il continuo della campagna vaccinale. Oltre alla distribuzione tra regioni d’Italia, le dosi sono arrivate anche al Vaticano. Nonostante gli iniziali ritardi dovuti alla ‘ritirata’ della Pfizer, Speranza considera gli sforzi fatti per non arrestare il programma di vaccinazione e afferma di aver fatto il possibile.

A quanto si evince dai report degli ospedali siamo a buon punto, ma non bisogna abbassare la guardia. Per il momento il Governo continua a considerare le vaccinazioni volontarie, probabilmente se ci fossero più dosi inizierebbero a inserire restrizioni per coloro che hanno rifiutato di sottoporsi alle vaccinazioni. Nuove regole arrivano infatti anche per il Vaticano…

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Arrivano le vaccinazioni in Vaticano: il rischio dei lavoratori

Vaccinazioni anche al Vaticano
Vaccinazioni anche al Vaticano (Pixabay)

La vaccinazione contro il Covid è su base volontaria anche al Vaticano ma la Santa Sede prevede per chi si rifiuta “conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro”. Non un atto volontario come attestato su carta, insomma.

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Un decreto in materia di emergenza sanitaria pubblica dell’8 febbraio 2021, a firma del cardinale Giuseppe Bertello all’articolo 6, comma due, si legge che tutti i lavoratori che non presentano comprovate ragioni di salute rifiutassero di “sottoporvisi agli accertamenti sanitari preventivi […] sono soggetti alle responsabilità e conseguenze previste dal Rescritto Ex Audientia SS.MI.”

Si legge infatti che: “Il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti preventivi o periodici previsti e agli accertamenti sanitari d’ufficio” comporterebbe per tutti i dipendenti della Santa Sede “conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro.” In una postilla viene anche specificato che neanche coloro che ‘concorrono all’assunzione’ possono ritenersi esenti alla regola, altrimenti varrebbe la pena di “rinuncia al lavoro”.

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