Atteso il varo da parte del Governo del provvedimento che riguarda il bonus per le partite Iva. A chi potrebbe arrivare e di quanto si parla.
Uno dei primi compiti da affrontare dal Governo Draghi è quello di capire come gestire e strutturare i bonus per le partite Iva, i lavoratori stagionali e le categorie di lavoratori più colpite dalla crisi.
In quest’ottica si inserisce il decreto denominato Ristori 5, che si occuperà proprio di quest’argomento.
Questo provvedimento era già allo studio nell’ultimo periodo che ha visto Giuseppe Conte Presidente del Consiglio ma poi la crisi politica ha fermato tutto. Nel cosiddetto Conte Bis si erano già messe in atto alcune manovre per riavviare l’economia e questo sarebbe stato il passo successivo. Ora tocca a Draghi e ai suoi ministri gestire la situazione.
Il bonus dovrebbe ammontare a 1000 euro per le Partite Iva, ma anche per i lavoratori stagionali autonomi e intermittenti. Per quello che riguarda i possessori di Partita Iva potranno accedere al bonus solo coloro che l’abbiano aperta almeno da 3 anni, che abbiano un reddito annuo inferiore a 50000 euro, che abbiano registrato una perdita del fatturato di almeno il 33% nel 2020 e, ovviamente, che siano in regola con il versamento dei contributi.
Questa manovra si inserisce nell’insieme più ampio di provvedimenti governativi che prevedono l’utilizzo di contributi a fondo perduto per le categorie lavorative più colpite dalla crisi.
Prevista anche la proroga della Cassa Integrazione
Il decreto Ristori 5 prende le mosse dai provvedimenti adottati dal precedente Governo e, in qualche modo, ne prosegue la linea. È prevista, infatti, la proroga per quello che riguarda il blocco dei licenziamenti, anche se inizialmente i dubbi al riguardo erano forti.
Attese novità anche per quanto riguarda la CIG. La Cassa Integrazione Covid sarà quasi sicuramente prolungata, sempre nell’ottica di rilancio dell’economia e dei lavoratori che sono stati fermati dalla pandemia.
Per ora sono confermate quelle che erano le direttive date da Conte e dai suoi ministri per quel che riguarda le forme di sostegno economico e sussidio.