Rocco Casalino si sfoga a Otto e Mezzo dalla Gruber, racconta il dramma vissuto lavorando in ambiente politico
Rocco Casalino inizia la sua militanza nel Movimento 5 Stelle nel 2011. Dal 2018 al 2021 è stato portavoce e capo dell’ufficio stampa del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Lo ha quindi affiancato durante il Governo Conte I e il Governo Conte II, diventando una sorta di spin doctor della comunicazione politica del Movimento 5 Stelle.
Quando lavori in ambiente politico è davvero difficile riuscire a trovare un equilibrio tra l’immagine che devi mostrare fuori casa e ciò che sei realmente nel tuo intimo. Ne ha parlato Casalino a Otto e Mezzo della Gruber. L’intervista a cuore aperto ha mostrato la sincerità dell’uomo che ha voluto raccontare il dramma vissuto durante tutti questi anni.
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Rocco Casalino racconta il dramma: l’omosessualità vissuta come un problema
“L’omosessualità è stata sempre un problema, ci ho messo molti anni per accettarlo” ha confessato Rocco Casalino dalla Gruber. “Lo è ancora oggi, fino a 32 anni non accettavo il mio orientamento sessuale. La politica è un ambiente molto maschilista, anche nel giornalismo notavo che molti attacchi che mi venivano fatti nascondevano un lato omofobico” così ha raccontato il dramma, la difficoltà di lavorare in un ambiente ostico con continui attacchi dall’esterno.
Quest’incredibile difficoltà provata per riuscire ad accettare se stesso ha portato l’uomo anche ad ingerire delle pillole che promettevano di farlo diventare eterosessuale.E’ qui che si concentra tutto il dolore provato dal politico: una scelta triste più che sciocca, una reazione a quel senso di inadeguatezza che lo faceva sentire inadatto agli ambienti frequentati.
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“Probabilmente un retaggio di un’infanzia difficile, è ancora oggi un tema difficile per me” ha infine spiegato alla Gruber, una confessione che ha fatto pensare all’importanza di accettare se stessi, nonostante gli attacchi del mondo, nonostante i commenti sull’omosessualità spesso vista come un errore.
