Spostamento fra regioni, nuovo divieto: le novità del nuovo DPCM

In arrivo un nuovo DPCM che regola lo spostamento fra le regioni, anche in vista della prossima riapertura delle piste da sci

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Roberto Speranza (GettyImages)

In mattinata è in arrivo un nuovo DPCM per regolare lo spostamento fra le regioni che tiene conto della salita della curva epidemica e della prossima riapertura degli impianti sciistici. Il via libera per riaprire le piste da sci è previsto per lunedì e il governo uscente vuole evitare che ci sia un “liberi tutti”.

Per questo motivo lo spostamento fra le regioni, anche gialle, è stato posticipato al 5 marzo con le eccezioni che ormai conosciamo bene. Ci si potrà spostare fra regioni solo per motivi di salute, per urgenze e per motivi di lavoro, con annessa autocertificazione.

Altra eccezione riguarda le seconde case, che potranno essere raggiunte con alcune restrizioni da tenere presenti. Una seconda casa potrà infatti ospitare un solo nucleo familiare avente diritto e non dovrà essere abitata da persone con con ne facciano parte.

La decisione della proroga è dovuta alla linea tenuta dai ministri Speranza e Boccia, che hanno gestito la situazione negli ultimi giorni.

Si valuta la riapertura di molte attività, fra cui palestre e piscine

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Si valuta la riapertura di palestre e piscine (GettyImages)

Il CTS e le varie autorità coinvolte stanno studiando soluzioni per riaprire molte delle attività che in questi mesi sono rimaste chiuse. Per le palestre si sta studiando un piano che prevede una graduale riapertura, inizialmente solo per le lezioni individuali.

Anche per bar e ristoranti sono in vista delle novità. Il Comitato tecnico scientifico sta prendendo in considerazione diverse soluzioni per permettere la riapertura di queste attività anche a pranzo nelle regioni gialle e per quello che riguarda la sera in quelle arancioni.

Ancora nessuna novità per ciò che riguarda cinema e teatri, ormai chiusi da mesi, ma gli esercenti sperano che presto possano riaprire in condizioni di sicurezza.

Queste le novità al momento, dovrà poi essere il nuovo esecutivo, in via di definizione, a modificare tali divieti con scadenza fissata al 5 di marzo.

 

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