L’alba del governo Draghi: sì definitivo del Pd, Salvini si candida

La Direzione nazionale del Pd ha confermato l’appoggio a Draghi, intanto Salvini, anche lui prossimo a sostenere il Governo del premier incaricato, vorrebbe un ruolo di prim’ordine.

La nascita del governo Draghi ha subito un rallentamento, dovuto alla votazione dei grillini sulla piattaforma Rousseau. Voto che ha visto la vittoria del sì per la fiducia pentastellata nei confronti dell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce.

Ma intanto arrivano notizie importanti da altri due partiti fondamentali per garantire la fiducia in Parlamento al nascente esecutivo.

Con il voto di questa sera, la Direzione nazionale del Pd ha detto sì al governo Draghi. E Salvini, nel corso della registrazione di ‘Porta a Porta’, ha espresso il desiderio di fare il ministro.

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Anche il Pd dice sì a Draghi e Salvini esprime un desiderio

L’ordine del giorno è stato votato all’unanimità in serata, dopo esser stato presentato con indicazione dei gruppi parlamentari, sulla base delle relazione stilata dal segretario Nicola Zingaretti. Via libera dunque dei democratici al governo Draghi  a conferma di quanto era emerso nel corso delle consultazioni svolte dal  premier incaricato.

Le gestazione del nuovo governo si è allungata nell’attesa che la base del M5s esprimesse la propria posizione con il voto sulla piattaforma Rousseau.  Voto favorevole a Draghi, che adesso dovrà fare sintesi e preparare la lista dei ministri da sottoporre a Mattarella. Poi l’esecutivo sarà chiamato a giurare davanti al presidente della Repubblica e a presentarsi in Parlamento per il voto di fiducia. Il tutto dovrebbe concludersi entro la prossima settimana.

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Intanto il leader della Lega, nel corso della registrazione del programma di Rai 1 ‘Porta a Porta’, in onda questa sera, ha espresso il desiderio di entrare a far parte della squadra di governo.

“Spero di fare il ministro perché lo facevo prima e ho detto basta perché non c’erano più le condizioni per farlo”, ha spiegato Salvini nella trasmissione di Bruno Vespa.

“Ho detto a Draghi: ‘ la nostra fiducia è in lei'”, ha ribadito il leghista. “Non ho presentato una lista di ministri, sottosegretari.  Ovviamente come Lega – ha concluso Salvini – se diamo fiducia, contiamo di partecipare alla rinascita del Paese“.