I risultati della riunione di ieri Governo-Regioni parla chiaro: arriva in vetta la categoria degli insegnanti. Ecco cosa è stato deciso per le nuove dosi.
Dopo l’arrivo di AstraZeneca il Governo si era riunito con le Regioni per discutere su un riassetto del piano di vaccinazione. Le dosi in arrivo del vaccino inglese sono consigliate solamente per le persone tra i 18 e i 55 anni senza patologie gravi. Proprio per questo c’è stato bisogno di un confronto sulle successive somministrazioni per la popolazione italiana.
La lista delle priorità rimane confermata: prima di tutto le persone più anziane (alle quali ovviamente non verrà somministrato AstraZeneca). Il vaccino inglese in arrivo verrà somministrato prima di tutto agli insegnanti: fondamentali per far ripartire le scuole in sicurezza. Anche per loro verrà fatta la divisione per fascia d’età: prima i più anziani.
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Successivamente arriveranno le forze dell’ordine, ma solo dopo che si sarà completato il ciclo di vaccinazioni per il personale scolastico. Oggi arriveranno le conferme restanti in merito alla somministrazione dell’AstraZeneca, quel che è certo è che il Moderna e gli altri possibili arrivi verranno somministrati agli over 55 così da equilibrare di nuovo il programma.
Il nuovo piano vaccinale con AstraZeneca, perché diverso dagli altri?
Anche AstraZeneca funzionerà con la somministrazione di due dosi, questa volta però devono essere intervallate dalle 4 fino alle 12 settimane. Non si sa ancora se i vaccinati potranno essere comunque veicolo di diffusione del contagio per coloro che non hanno ancora avuto il vaccino, quindi è consigliata in ogni caso la massima prudenza per i contatti.
Per le persone immunodepresse non si hanno ancora dati certi, ma non ci sono particolari problemi di sicurezza. C’è una percentuale di probabilità che non riescano a rispondere bene al vaccino, ma il rischio di contagio è comunque altissimo e forse anche molto più grande rispetto ai casi di risposte negative alla vaccinazione AstraZeneca.
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Gli effetti collaterali più comuni sono quelli che si sono avuti anche con Pfizer: nausea, brividi, dolore muscolare e sensazione di malessere. Quindi più in generale il vaccino è più che sicuro, per prevenzione verrà evitata la somministrazione a bambini e anziani per mancanza di adeguati studi a riguardo. L’azienda continuerà a ricercare dati più certi anche per queste altre categorie ma per il momento bisogna agire di velocità.