Il colosso degli acquisti online Amazon dovrà pagare una multa record negli Stati Uniti: il motivo della sanzione fa davvero riflettere.
Sono settimane decisamente concitate per Amazon, il colosso dell’e-commerce fondato trent’anni fa da Jeff Bezos. Poche ore fa infatti ha cominciato a circolare la notizia, subito confermata, delle dimissioni del fondatore dalla carica di amministratore delegato della società. Adesso arriva una seconda notizia, sempre dagli Stati Uniti, che ha evidenziato un comportamento decisamente scorretto della società.
La Federal Trade Commission infatti ha condannato Amazon a pagare una multa record di oltre 61 milioni di dollari. La sanzione è dovuta ad una pratica scorretta della società, che intascava una quota sulle mance che ricevevano gli addetti alla consegna. L’inchiesta è partita nel 2019 e ha visto un epilogo soltanto oggi, dopo un anno e mezzo di lavoro: la multa servirà a risarcire i dipendenti danneggiati.
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Multa record per Amazon, la società: “Migliorate le regole”
La notizia della maxi multa per Amazon, che dopo la decisione della Federal Trade Commission dovrà pagare 61.7 milioni di dollari, ha messo in luce un comportamento decisamente scorretto. Amazon infatti aveva proposto un contratto che prevedeva che le mance fossero interamente dei dipendenti, ma l’aveva poi modificato nel 2016. I dipendenti per giunta non hanno avuto nessuna voce in capitolo in questa modifica.
I vertici della società hanno subito commentato la decisione della Commissione americana, sostenendo di non essere d’accordo con le motivazioni. Secondo la società infatti la retribuzione oraria era più che giusta per le mansioni. Tuttavia il colosso del commercio online non ricorrerà contro la decisione: l’obiettivo è quello di lasciarsi alle spalle questa vicenda il prima possibile.