“Abbiamo ricevuto informazioni dal CONI sull’accordo raggiunto con il governo italiano. Siamo molto soddisfatti”. Chiaro il commento di Thomas Bach, presidente del CIO. Si chiude finalmente e nel migliore dei modi un vicenda profondamente scomoda per lo sport italiano.
Il rischio che l’Italia rischiasse di partecipare senza inno e bandiera alle prossime Olimpiadi di Tokyo era chiaro e concreto. La riforma del governo, che per mille motivi tardava ad arrivare, alla fine è arrivata.
Il decreto salva-Coni arriva, utilizzando una metafora sportiva, in piena zona Cesarini. Il rischio di vedere la nostra nazionale senza inno e di vedere il nostro paese protagonista dell’ennesima brutta figura a livello internazionale è sventato.
Le parole di Thomas Bach, presidente del CIO, sotto questo punto di vista non lasciano adito a dubbi: “Abbiamo ricevuto informazioni dal CONI sull’accordo raggiunto con il governo italiano. Siamo molto soddisfatti per le misure adottato che frenano la nostra preoccupazione sull’autonomia e sul ruolo del Comitato Olimpico Nazionale Italiano: per questo abbiamo chiuso il caso”.
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L’appello alla calma di Bach, presidente del CIO
“Le speculazioni che riguardano l’annullamento delle Olimpiadi stanno danneggiando gli atleti. Non stiamo perdendo tempo ci stiamo concentrando sulla cerimonia di apertura. Dobbiamo avere pazienza e comprensione. Stiamo chiedendo questa pazienza agli atleti, ai Comitati Olimpici Nazionali, al popolo giapponese”.
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Dobbiamo essere pazienti e diligenti allo stesso modo. Noi siamo pienamente impegnati per l’organizzazione di Tokyo 2020 e lo stesso impegno lo vediamo da parte dei giapponesi, del comitato organizzatore e del Comitato Olimpico Giapponese“. La conferenza del presidente Bach non lascia adito a particolari commenti se non ad una riflessione sulla pazienza.
Una pazienza necessaria in un momento come quello di una pandemia che capita in concomitanza di un periodo come quello olimpico da sempre grande e magnifica occasione per assembrarsi, divertirsi e socializzare, oltre che per condividere insieme valori dello sport e poter fare il tifo per i propri atleti con tanto orgoglio.