Una ragazza ritrovata morta in un burrone, il fidanzato come indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Proseguono gli interrogatori.
E’ morta in un burrone durante una festa. La ragazza, Roberta Siracusa, a quanto testimoniano gli amici aveva litigato con il fidanzato. I due si erano allontanati per discutere nelle campagne di Caccamo (Palermo). Sembrava essere un litigio per gelosia tra i due fidanzati. Era mezzanotte quando entrambi sono andati via, ma la ragazza aveva assicurato i genitori che sarebbe tornata a casa entro l’una.
Sono stati proprio i genitori a chiamare i carabinieri non vedendola arrivare, poco dopo si era presentato il fidanzato in caserma. Ha anche portato i militari sul luogo del delitto nel corso della mattinata. L’interrogatorio è durato tutta la notte, ma il ragazzo non si è smosso. La festa si era svolta in una casa in campagna, poco lontano dal luogo dell’omicidio. La ragazza è stata trovata morta in un burrone ma ancora non si conoscono le dinamiche precise dell’accaduto.
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L’interrogatorio, il ragazzo sostiene di essere innocente
“Il mio assistito non ha confessato né al Pm né ai carabinieri” ha sottolineato l’avvocato. Secondo gli inquirenti è proprio lui il principale indiziato, Pietro Morreale, 19 anni. Era fidanzato con la ragazza, si erano presentati insieme alla festa in campagna hanno testimoniato gli amici, poi sono scomparsi allontanandosi per un litigio.
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Pietro, non ha confessato di essere il responsabile della morte e si trova ancora in caserma in attesa delle decisioni del Pm. L’interrogatorio è durato tutta la notte, ma il ragazzo ha preferito non rispondere alle accuse, forse ancora sotto shock per l’accaduto. Le indagini proseguono. Nelle prossime ore si attendono nuovi sviluppi.