“We will be back in some form” aveva promesso Donald Trump al suo addio alla Casa Bianca. Ipotesi confermata e ribadita in queste stesse ore. L’ex presidente avrebbe avvicinato nel suo golf club di Palm Beach un giornalista del Washington Examiner, confermandogli l’intenzione di voler fare, anche se non subito, qualcosa.
Sono passati solo tre giorni dal suo formale addio alla Casa Bianca e Donald Trump torna a far parlare di sé. Quel “Torneremo in qualche modo” lascia nitidamente intendere una sua eventuale ricandidatura alle prossime presidenziali del 2024 e non solo. Sono numerosi gli interventi che il Tycoon potrebbe intraprendere: vediamo quali.
Da novembre i rapporti con i repubblicani non sono più dei migliori. Anzi, verrebbe da aggiungere che forse da sempre l’ex presidente non gode del favore di molti emergenti di spicco repubblicani.
Il mancato appoggio nella fase post-elezioni, il mancato appoggio sull’accusa di brogli, la totale solitudine e il totale isolamento dell’ultimo periodo sembrano essere un preludio ad una nuova, strana e pazza idea: Donald Trump formerà un suo partito? E se davvero così fosse quali sarebbero gli effetti di una tale mossa?
Certamente il partito repubblicano ne uscirebbe profondamente spaccato da una situazione di questo genere. Anche considerando quanto il dibattito politico con Trump si sia trasferito molto sulla sfera personale. L’attacco a Capitoil Hill, per molti, ha segnato una sorta di differenza tra elettorato repubblicano ed elettorato Trumpiano.
Una differenza significativa e dal punto di vista dei programmi e dal punto di vista dell’ideologia, con un eventuale partito Trumpiano, che potrebbe fare del nazionalismo il suo vero punto di forza sotto il profilo comunicativo. Secondo alcune ipotesi ventilate dai media americani, Trump avrebbe già in mente alcuni nomi per il suo nuovo progetto: Patriot Party.
La grazia Steve Bannon, suo ex guru della comunicazione Trumpiana, acquisirebbe in tal senso un significato emblematico.
Fondare un proprio partito vorrebbe dire per Trump, soprattutto, perdere una fetta di voti importante, soprattutto, considerando che, come detto in precedenza, non tutto l’elettorato repubblicano è Trumpiano ideologicamente, anzi.
Trump ha un enorme bisogno del voto dei moderati, che costituisce la vera ossatura di ogni elezione. Creare un terzo partito non farebbe nient’altro che estremizzare un’ideologia che per quanto mediaticamente importante, rischierebbe di consegnare ulteriormente il paese nelle mani dei democratici.
Non solo l’idea di un partito proprio potrebbe richiedere un impiego di risorse ed energie che l’ex presidente potrebbe non più avere. Considerando che tra quattro anni Trump avrà ben 78 anni.
L’attesa per il momento sembra uno strumento più che efficiente per il Tycoon, pronto ad aspettare il primo errore di Biden, per poterlo attaccare con la sua imponente macchina comunicativa. Solo a quel punto, capiremo bene i reali obiettivi di Donald Trump.
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