Fate: The Winx Saga arriva il 22 gennaio su Netflix. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sull’adattamento del celebre cartone animato creato da Iginio Straffi nel 2004.
Sono sempre state un po’ antipatiche perchè sembravano una brutta copia delle Witch, ma se Netflix ci fa una serie tv una chance forse se la meritano. Arrivano sulla piattaforma streaming le Winx, le famose fatine della nostra infanzia. Il nome integrale della nuova serie live-action di Netflix è Fate: The Winx Saga ed è un prodotto ideato da Iginio Straffi, il creatore della serie animata.
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Informazioni tecniche
Gli episodi di Fate: The Winx Saga arriveranno su Netflix il 22 gennaio e saranno sei, della durata di circa sessanta minuti ciascuno. Iginio Straffi pensava alla realizzazione di una serie tv già dal 2011, ma ha preferito acquisire un po’ di esperienza prima di realizzare il prodotto. Lo showrunner della serie è invece Brian Young, lo stesso di The Vampire Diaries. La nostra protagonista, Bloom, sarà interpretata dall’attrice Abigail Cowen che abbiamo già visto in Le Terrificanti Avventure di Sabrina.
La trama
Chi ha visto il cartone animato ricorderà la scuola di Alfea situata ad Oltre Mondo, il luogo dove le fate vengono addestrate e imparano ad usare i loro poteri magici. La storia si apre con l’arrivo di Bloom, una fata atipica perchè cresciuta in mezzo agli esseri umani e dotata di poteri così grandi che potrebbero diventare un problema se mal gestiti. Bloom dovrà imparare a gestire le sue emozioni e la sua magia, mentre si destreggia tra amori, crisi adolescenziali e nemici soprannaturali insieme alle sue amiche Stella, Aisha, Terra e Musa.
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Le critiche
La prima cosa che salta all’occhio anche vedendo solo il trailer di Fate: The Winx Saga sono le protagoniste stesse, diverse da come le ricordiamo. Un adattamento ai tempi è fisiologico, quindi non c’è da soprenderci se negli anni ’90 indossavano pantaloni a zampa di elefante e ora hanno crop top e mom jeans. Fisiologico è anche l’adattamento al cambio di formato; un cartone animato sarà per forza differente nelle sue componenti da una serie tv pensata per il pubblico young adult. I personaggi sono più complessi, acquistano sfumature e vengono caratterizzati in modo differente.
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Il cambiamento che più ha suscitato polemiche però è stata proprio la scelta del cast. Oltre a mancare il personaggio di Tecna, ci sono differenze sostanziali con le originali Musa e Flora. Quando sono uscite le prime immagini del trailer, infatti, Netflix è stato accusato di whitwashing; Musa e Flora sarebbero rispettivamente di origine asiatica e latina, ma per interpretarle sono state scelte invece attrici bianche.
