I social continuano con le politiche di censura, ad essere oscurato adesso è il post dell’Ambasciata cinese da parte di Twitter per violazione delle regole anti-disumanizzazione, “macchine per bambini” così aveva definito le donne.
Twitter ha bloccato l’account dell’ambasciata cinese degli Stati Uniti per un post che difendeva le politiche di Pechino precisamente nello Xinjiang. Secondo la piattaforma social violava le sue politiche contro la “disumanizzazione”.
Sembrerebbe che i social network abbiano intrapreso una nuova politica di censura. Se prima oscuravano solo tutto ciò che era connesso alla rivolta a Capitol Hill da parte degli americani sostenitori di Trump, via via il cerchio si è andato allargando. Adesso Facebook, Google e Twitter hanno deciso di continuare ad eliminare dalle loro piattaforme tutto ciò che inneggi alla disumanizzazione e alla violenza verbale e fisica.
La presa di posizione drastica aveva già creato molte polemiche nei giorni scorsi. Si parlava di mosse antidemocratiche che miravano a cambiare le politiche etiche alla base del web 2.0. Questa volta Twitter ha preso di mira L’ambasciata cinese, vediamo cosa è successo.
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L’ambasciata cinese censurata per l’espressione sulle donne di Xinjiang
Nei giorni scorsi, l’account della rappresentanza diplomatica (@ChineseEmbinUS) aveva pubblicato un post affermando che le donne di etnia uigura non erano più “macchine per bambini”. Il tweet si rifaceva ad uno studio del quotidiano statale China Daily. L’ambasciata cinese negli Usa non ha ancora commentato la vicenda, non pubblica già più dal 9 gennaio. Forse ha preferito non commentare per non creare dissensi sul suo conto nell’opinione pubblica.
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Sappiamo che la cultura cinese è molto diversa rispetto a quella occidentale. L’occidentalizzazione di internet ha permesso alle piattaforme social di portare nel mondo una visione molto più aperta e democratica delle questioni sociali. Essendo delle realtà private e non pubbliche possono censurare ciò che non vogliono sia presente sulle loro piattaforme, è questa la risposta alla base degli accadimenti degli ultimi giorni.