Vaccini Pfizer in ritardo, il Governo attiva l’Avvocatura dello Stato

Pfizer consegna un numero di vaccini inferiore a quanto previsto nell’accordo. Il Governo decide così di attivare l’Avvocatura dello Stato contro la casa farmaceutica.

Infermiera prepara vaccino (Foto: Pixabay)

La campagna vaccinale contro il Covid-19 sta proseguendo ormai da quasi un mese, ma con un ritmo differente a seconda delle Regioni, condizionato anche dalle forniture. Proseguire a questo ritmo non permette però di immunizzare la popolazione in tempi rapidi ed è per questo che il governo ha deciso di attivare l’Avvocatura Generale dello Stato, che avrà il compito di valutare la responsabilità di Pfizer in merito al ritardo con cui le dosi stanno arrivando nel nostro Paese.

Le accuse che vengono rivolte sono particolarmente importanti. Si parla infatti di inadempienza. Se questa dovesse essere accertata, potrebbero scattare sanzioni nei confronti dell’azienda, in merito ai possibili danni sulla salute che questo modo di agire può provocare.

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Ritardo nell’arrivo dei vaccini Pfizer in Italia: la posizione del governo

La situazione già da ora non sarebbe da sottovalutare. Proprio oggi, infatti, sono arrivati nelnostro Paese le ultime dosi settimanali di vaccino, pari a circa 330 mila. Un numero però troppo basso perché ne mancano il 29% secondo gli accordi che erano stati sottoscritti tra lo Stato e il la casa farmaceutica. Il problema però potrebbe persistere anche la prossima settimana. Secondo quanto trapela, infatti, quanto arriverà la prossima settimana prevederà un altro ammanco.

Di fronte a una situazione di questo tipo sono diversi i Presidenti di Regione che non hanno voluto restare in silenzio. È il caso in modo particolare dei Governatori della Lega, ovvero a Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Attilio Fontana (Lombardia), Maurizio Fugatti (Trentino), Chtistian Solinas (Sardegna), Nino Spirli (Calabria) e Luca Zaia (Veneto). Venuti a conoscenza del comportamento di Pfizer, tutti loro hanno infatti dovuto mettere in atto un rallentamento nella somministrazione, Quello che sta accadendo non causa disagi solo a chi è già in lista per il vaccino, ma anche per chi già ha ricevuto la prima dose e attende il richiamo. In quest’ultimo caso, infatti, diventa fondamentale che le tempistiche siano rispettate.

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Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e presidente della conferenza delle Regioni, prova a stemperare gli animi e confida che la situazione possa risolversi. “Ho avuto modo di parlare con i ministri Boccia e Speranza e con il commissario Arcuri. In base a quanto emerso, ci sarà un riequilibrio tra le Regioni. Regioni come la nostra, la Lombardia e il Friuli sono state colpite in maniera più pesante“.

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