Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene alla Camera dei Deputati per chiarire la crisi di governo aperta da Italia Viva.
La crisi di governo sta per entrare nel suo momento più delicato. Oggi infatti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlerà alla Camera per affrontare l’uscita dalla compagine di governo di Italia Viva. Il partito guidato da Matteo Renzi pochi giorni fa ha ritirato le due ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e il segretario di Stato Ivan Scalfarotto.
Conte è arrivato pochi minuti fa a Montecitorio, dove relazionerà alla Camera dei Deputati. Alle domande dei giornalisti il presidente del Consiglio ha fatto appello al senso di responsabilità dei parlamentari eletti. Il centrodestra però sembra pronto a tutto per capitalizzare questa crisi di governo: i deputati avrebbero preparato una mozione per respingere le comunicazioni di Conte.
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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha cominciato il suo discorso alla Camera dei Deputati. Il governo nato a settembre del 2019 si basava su due principi: il rispetto delle prerogative costituzionali e l’impegno europeista e internazionale. A muovere l’esecutivo c’era una visione comune ed un rapporto di fiducia, in parte sconvolto dall’arrivo della pandemia da Covid-19.
Il paese sta affrontando una sfida epocale, cioè la ricostruzione di un paese piegato da paure quasi dimenticate. La pandemia ha scosso le certezze delle persone, costringendo la politica a relazionarsi con la scienza e la tecnica per rispondere sia all’emergenza sanitaria che alla recessione economica.
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Il governo ha dovuto assumere responsabilità e preso decisioni che possono essere più o meno condivisibili, ma necessarie e nel rispetto delle prerogative costituzionali. L’obiettivo del governo è stato quello di tutelare la popolazione in un momento di grande crisi.
Il presidente del Consiglio Conte ha poi replicato a chi sosteneva che la pandemia ha oscurato la politica. La realtà sarebbe l’esatto opposto: il dialogo tra politica e scienza ha portato la prima a prendersi responsabilità senza precedenti nella storia repubblicana. Questo ha permesso di limitare le conseguenze economiche sulla popolazione.
Il presidente del Consiglio poi ha presentato la riforma dell’assegno unico mensile, che entrerà in vigore dal prossimo luglio e che andrà alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni.
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