Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, non nasconde l’amarezza per avere inserito ancora una volta il suo territorio in “zona rossa” secondo il nuovo decreto governativo.
Da domenica 17 gennaio entrerà in vigore il nuovo DPCM approvato dal governo, che ha suddiviso nuovamente il Paese in fasce a seconda della crescita del contagi. I parametri rispetto a qualche mese fa sono stati resi più rigidi proprio perché c’è la consapevolezza di come sia impossibile non allentare le misure in questa fase in cui ci troviamo nel pieno della seconda ondata. Ancora una volta la Lombardia finisce però in “zona rossa“, nonostante nelle ultime case il rapporto positivi/tamponi abbia comunque dato segnali di miglioramento.
A farne le spese saranno inevitabilmente ancora una volta tantissime attività commerciali. Ristoranti, pizzerie e bar proseguiranno ancora a lavorare solo con l’asporto (per i bar sarà vietato dopo le 18), mentre i negozi, a meno che non rientrino tra quelli ritenuti necessari, non sarà possibile restare aperti. La decisione presa dall’esecutivo amareggia in modo particolare il presidente della Regione, Attilio Fontana, consapevole delle gravi conseguenze che questo può comportare.
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Ormai da mesi si sottolinea come sia necessario fare sacrifici per poter preservare la salute. Ma molti sono anche di parere opposto: questa idea è certamente importante, ma è necessario pensare anche a quanto possa sentirsi in difficoltà chi non sa come mandare avanti la famiglia e da tempo non può lavorare o può farlo solo in modo ridotto. Gli aiuti che sono arrivati dal governo da inizio emergenza sanitaria sono infatti ritenuti da molti insufficienti.
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Ed è proprio per questo che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana non può non sentirsi amareggiato per le nuove misure, che mettono il suo territorio ancora in “zona rossa”. “Sono convinto che non meritiamo una decisione di questo tipo. In queste settimane sono stati tantissimi i cittadini che sono stati ligi e rispettosi delle norme, non a caso anche i parametri sono migliorati – ha detto il Governatore -. La decisione si basa però su un indice Rt che prende in considerazione dati vecchi. La realtà attuale è profondamente diversa“.
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