A nove anni dal naufragio della nave da crociera Costa Concordia, ci chiediamo che fine abbia fatto il suo ex comandante, Francesco Schettino e quale sia la sua vita oggi.
Oggi è l’anniversario di una tragedia tutta italiana: il 13 gennaio del 2012 naufragava la nave da crociera Costa Concordia, nei pressi dell’Isola del Giglio. Nell’evento persero la vita 32 persone e ne rimasero ferite oltre 150. Per molte settimane non si parlò d’altro e il capitano della nave Francesco Schettino fu al centro delle polemiche. Ma chi fine ha fatto poi?
La nave Costa Concordia con a bordo 4.229 passeggeri urtò in serata uno scoglio mentre si avvicinava alle coste dell’Isola del Giglio per il tradizionale inchino di saluto. Sullo scafo della Concordia per l’impatto si aprì una falla di 70 metri che causò un blackout e il successivo naufragio.
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Francesco Schettino è tristemente famoso per essere il comandante che abbandonò la propria nave mentre affondava, prima di salvarne tutti i passegeri. Ma le sue colpe investono in realtà tutte le dinamiche dell’incidente. I suoi calcoli per l’avvicinamento della Concordia alla costa erano sbagliati. Non seguì il percorso indicato dal cartografo. Schettino fece poi passare più di un’ora tra l’impatto e la richiesta di soccorso. Assicurò che tutti i passeggeri avevano indossato il giubbotto di salvataggio, ma non era vero; ancora infatti non si era nemmeno dato l’allarme. Mentì successivamente alla Capitaneria di porto dicendo di essere a bordo mentre si trovava già in una scialuppa di salvataggio.
Schettino è stato messo sotto processo e la sentenza di primo grado nel febbraio 2015 lo condannò a 16 anni e un mese di carcere con l’accusa di naufragio colposo, abbandono della nave e omicidio colposo plurimo. La sentenza fu confermata nel 2016 dalla Corte d’Appello di Firenze. Nonostante i ricorsi la sentenza è stata confermata in via definitiva anche dalla Cassazione nel 2017.
L’ex comandante dichiarò di essere morto in quel naufragio e negli anni tra i processi e la sentenza definitiva si era ritirato nella sua casa di Meta di Sorrento, dove aveva obbligo di dimora, in una tranquilla vita familiare. Nel 2015 Schettino è stato intervistato da Vittoriana Abate per il suo libro dal titolo “Le verità sommerse” dove l’ex comandante racconta la sua vita in mare prima del disastro. Sarebbe falsa la notizia di qualche anno fa in cui si diceva che Schettino avesse tenuto una lectio magistralis all’Università di Roma: ha semplicemente partecipato ad una conferenza, su invito del criminologo Vincenzo Mastronardi, per ricostruire le dinamiche dell’incidente della Concordia.
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Francesco Schettino oggi sta scontando la sua condanna nel carcere di Rebibbia, a Roma e non potrà mai più ricorprire un ufficio pubblico. Sembra che si sia adattato perfettamente alla vita in prigione e che il suo comportamento sia esemplare; l’ex comandante passa infatti il suo tempo a meditare e a leggere. Come ogni uomo di mare ne sente nostalgia e di tanto in tanto chiede ai familiari di portargli una bottiglietta di acqua di mare con cui si cosparge la testa.
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