Angela Merkel preoccupata per l’evoluzione dei contagi da Covid-19 in Germania. Difficilmente il lockdown potrà concludersi prima di 8-10 settimane.
L‘emergenza sanitaria non è certamente ancora conclusa, ma diventa fondamentale muoversi con cautela ancora per diverso tempo. Rispettare le misure restrittive è certamente pesante e ha impatti importanti anche sul piano economico, ma risulta essere indispensabile un po’ ovunque per evitare che possa esserci una nuova impennata di contagi. già altissimi. A dimostrarlo è una politica a cui non manca certamente il pugno di ferro, la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha intenzione di prolungare ancora per diverso tempo il lockdown nel suo Paese.
In Germania l’allerta è massima, soprattutto per la diffusione della variante inglese del Covid-19, che risulta essere ancora più contagiosa. Mettere in atto un sistema di tracciamento efficace è quindi necessario prima che il quadro possa peggiorare ulteriormente.
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Angela Merkel non molla: il lockdown in Germania durerà ancora a lungo
La variante B117 del Coronavirus preoccupa notevolmente proprio perché è emersa in modo inaspettato e proprio ora che nel mondo siamo nel pieno della terza ondata. Proprio per questo è da escludere un allentamento delle misure, come ha voluto precisare Angela Merkel: “Dobbiamo muoverci ora, non è possibile perdere altro tempo – ha annunciato la cancelliera Angela Merlel -. Se molliamo ora in breve il numero dei contagi crescerà in modo vertiginoso. Difficilmente la situazione si risolverà prima di 8-10 settimane“.
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Al momento il lockdown in Germania è in vigore fino al 31 gennaio, ma le norme adottate non sono uniformi in tutto il Paese. A Berlino, ad esempio, il numero di contagli negli ultimi tempi è cresciuto vertiginosamente, al punto tale da spingere a restrizioni ancora più dure. Nella capitale, infatti, non ci si può spostare per più di 15 chilometri rispetto alla propria residenza, cosa che nei mesi precedenti non era mai stata adottata. A preoccupare è innanzitutto l’età della popolazione, una delle più alte d’Europa; come accaduto in Italia sono proprio i più anziani e fragili a essere maggiormente a rischio ed è necessario quindi agire in via preventiva prima che sia troppo tardi.