Sembra allargarsi a macchia d’olio la lotta di Twitter contro alcuni account ritenuti in violazione delle regole del social network.
Dopo la chiusura dell’account Twitter di Trump, tante sono state le reazioni suscitate nel pubblico del web. Dapprima negli States, con lo sdegno di tutto il mondo conservatore e sovranista, che ha visto nella decisione un duro colpo alla libertà di espressione. Di parere opposto tutto il mondo democratico, che ritiene legittima la decisione del colosso americano. Di fatto molti pensano che trattandosi di ente privato, esso possa dettare condizioni specifiche che sono state accettate al momento dell’iscrizione alla piattaforma.
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È stato poi il turno di Parler, il social network del momento dove si sono riunite le forze “anti-establishment” con l’obiettivo di tirare uno scherzo ai grandi del mondo social. Poco è durato visto che Amazon, Google e Apple hanno deciso di chiudere i rubinetti ai server che ospitavano il servizio, tanto che ora sarebbe in atto una causa della stessa Parler ai danni di Amazon.
Il turno dell’Italia: Twitter oscura il quotidiano Libero
Ora tocca all’Italia con quello che sta accadendo in questi minuti a diversi utenti di Twitter: molti lamentano crollo dei followers, alcuni account storici sono stati letteralmente bloccati.
Nelle ultime ore è arrivata la nuova notizia: l‘account del quotidiano italiano ‘Libero’ è stato oscurato. Una notizia che è destinata a creare scalpore se è vero che nella giornata di oggi da più parti d’Europa è arrivata la condanna alle decisioni e alle scelte di Twitter. Una battaglia questa, che sembra preannunciare una lunga guerra social.
Come accaduto negli ultimi giorni, sembra proprio che le grandi piattaforme americane stanno cercando di direzionare l’opinione pubblica con l’atteggiamento del politically correct. I social network continuano a censurare spiegando di dover tutelare gli utenti da tutte le possibili informazioni che possano mettere dubbi su quello che sta accadendo negli Usa, o osino appoggiare il Presidente repubblicano.
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Il Parlamento UE si è espresso nel pomeriggio, l’impressione è che la vicenda possa subire delle svolte drastiche nel mondo dei social e dell’informazione. Il giornale di Feltri, già sotto il mirino dell’opinione pubblica italiana, è stato il primo ad essere oscurato dopo l’intera vicenda che ha visto Trump protagonista.
“Immagino che per molti di voi sia tutto normale e tutto accettabile”. Ha commentato attraverso i canali social Guido Crosetto, “Beh, per me non lo è. E mi stupisco dell’assordante silenzio. Dove stiamo andando?”.