Durante un’intervista andata in onda su una tv locale il deputato Ettore Rosato ha parlato dell’attuale crisi di governo: “Non è indispensabile”.
La crisi di queste settimane, legata alle richieste di Italia Viva, sta mettendo a dura prova la tenuta dell’esecutivo. A mettere un carico in più sulla già tesa situazione della crisi di governo ci pensa il deputato Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati. Durante un’intervista ad una televisione locale infatti l’autore della legge elettorale ha tirato una nuova bordata al presidente del Consiglio.
Durante la trasmissione Messi a fuoco su Teletutto infatti Rosato ha affrontato il tema della crisi di governo, allontanando l’ipotesi di andare a elezioni anticipate. Non ha però escluso la possibilità di un rimpasto di governo, con una possibile sostituzione anche di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio. A questo proposito Rosato ha aggiunto che nessuno, nemmeno Conte, è indispensabile per la tenuta del Paese.
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Crisi di governo, l’altolà di Zingaretti: “Un errore le elezioni anticipate, adesso Conte acceleri” [di Giovanna Vitale] [aggiornamento delle 17:28] https://t.co/fjZbSREefO
— Repubblica (@repubblica) January 8, 2021
Crisi di governo, cosa può succedere ora?
In molti si stanno chiedendo quale sarà il destino di questo governo, che da settimane è in crisi dopo le richieste di Italia Viva. Per questo i principali analisti politici hanno cercato di capire quali sarebbero le alternative possibili in caso di crollo del governo Conte-bis. La più quotata al momento sembra l’ipotesi della “crisi pilotata”, in cui Conte riceverebbe da Mattarella l’incarico di formare un nuovo governo.
In alternativa il Presidente della Repubblica potrebbe dare l’incarico a qualcun altro, ma il PD sembra non appoggiare questa ipotesi. Negli ultimi giorni ha preso sempre più piede l’idea di un governo tecnico, affidato ad un esterno: tra i nomi più quotati c’è Mario Draghi. Sembrano sempre più lontane ormai le ipotesi di un rimpasto senza dimissioni di Conte e quella delle elezioni anticipate, che il Movimento 5 Stelle non condivide.