Continuano le indagini delle forze dell’ordine di Asti sul caso del 13enne morto la notte di Capodanno: ci sono novità importanti.
Ogni anno durante la notte di Capodanno si verificano numerosi incidenti legati a botti e fuochi d’artificio, e purtroppo qualcuno perde la vita. Quest’anno a morire durante i festeggiamenti per la fine dell’anno è stato un tredicenne della provincia di Asti. I soccorritori infatti sono intervenuti per una ferita all’addome, inizialmente attribuita ad una scatola di petardi esplosa troppo presto.
L’autopsia del medico legale, disposta dal Tribunale di Asti per accertare la causa della morte, ha però raccontato una storia diversa da quella precedentemente ipotizzata. Secondo il referto infatti ad uccidere il 13enne sarebbe stato un colpo di arma da fuoco, più precisamente un fucile da caccia calibro 12. Il colpo sarebbe stato esploso da una distanza molto breve, tanto da indurre a pensare ad un petardo.
LEGGI ANCHE >>> Scontri a Washington: bomba nella sede dei Repubblicani
Asti, ucciso da un proiettile il 13enne morto a Capodanno in un campo nomadi https://t.co/pifw3Z5S9Z
— Corriere della Sera (@Corriere) January 7, 2021
13enne morto ad Asti, continuano le indagini
La morte del 13enne di Asti, colpito al ventre da un proiettile sparato da un fucile da caccia, ha turbato profondamente l’opinione pubblica. La scoperta della causa della morte potrebbe peggiorare ancora di più una storia già molto difficile da digerire. Per questo motivo le indagini delle forze dell’ordine per ricostruire l’episodio diventano ancor più fondamentali.
Gli sforzi degli inquirenti al momento sono concentrati sul ritrovamento dell’arma: una perquisizione con l’ausilio dei cani molecolari non ha dato nessun risultato. Per ora sembra che il Tribunale non abbia iscritto nessuno nel registro degli indagati. Nelle prossime ore i magistrati potrebbero autorizzare il trasporto della salma in Bosnia, paese d’origine della famiglia, per il funerale.