Il nuovo Dpcm arriverà tra qualche giorno. Intanto il Governo ipotizza una zona bianca (0 verde) per le regioni che presentano gli indicatori migliori.
Ieri il Ministro Speranza parlava al vertice con le Regioni, già si ipotizzava un Dpcm più restrittivo, concordato poi anche nelle discussioni con il Governo e il comitato tecnico. Sembra però che vogliano lasciare un minimo di speranza ai cittadini e riuscire a dare un pò più di libertà alle zone meno colpite come simbolo di ripresa.
Tra le varie opzioni sul tavolo del Governo c’è anche quella del ritorno in zona gialla per tutta l’Italia, e misure da zona arancione nel weekend. Il nuovo Dpcm che dovrà sostituire quello in scadenza il 7 dovrà riorganizzare l’intero paese tenendo conto di due nuove variabili: la somministrazione dei vaccini e l’indice Rt che ha continuato a salire senza significativi freni.
Il Governo non riesce a sbilanciarsi perché è stato chiarito che il vaccino può avere efficacia solo dopo la somministrazione della seconda dose, quindi i tempi saranno abbastanza lunghi prima di poter parlare di una miglioria sulle positività.
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Cosa prevede un’eventuale Zona bianca
Si è prevista una zona bianca, o verde, solo per le regioni che avranno gli indicatori migliori prima dell’uscita del prossimo Dpcm, tra i fattori il solito indice Rt, ma anche la situazione delle terapie intensive. Nelle zone con indicatori migliori sarà possibile riaprire luoghi di cultura tra cui teatri e cinema, i centri sportivi anche al chiuso, e soprattutto verrà eliminato il coprifuoco che prevedeva il lockdown dalle 22 alle 5 di mattina.
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Anche i ristoratori dovrebbero avere dei benefici, infatti bar e ristoranti potranno riaprire senza più essere limitati con gli orari. L’unica norma che rimane invariata è quella di rispettare le regole anti-contagio come l’impossibilità di consumare in piedi e il mantenere il metro di distanza.
Per accedere a questa sperata zona bianca la regione dovrà avere non più di 50 casi Covid ogni 100mila abitanti, tutto ciò dovrà essere messo in relazione alla situazione sanitaria delle terapie intensive. Ma quali potranno essere le Regioni meritevoli di questo provvedimento? Il criterio sarà quello dell’Rt più basso: al momento risultano indiziate maggiori l’Abruzzo con un Rt di 0,65, Bolzano con 0,76 e poi a seguire ci sono Trento, Toscana e la Sardegna che chiude la lista con 0,78.