Ragazzino morto nel pozzo a Gorizia, nel parco Coronini Cromberg, la tragedia di una città e il ricordo di un altro dramma: “Come Alfredino Rampi”.
Caduto in un pozzo profondo 30 metri nel parco Coronini Cromberg a Gorizia: questa la terribile sorte di un ragazzino di 12 anni, morto oggi dopo l’incidente tragico. La vicenda ricorda in qualche modo quella di Alfredino Rampi, con il disperato e vano tentativo di salvare il bambino seguito dalla Rai con una non stop televisiva di 18 ore. Era la metà di giugno del 1981 e l’Italia intera si fermò per seguire quanto avveniva a Vermicino.
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La tragedia del ragazzino nel pozzo a Gorizia
Quasi 40 anni dopo, una nuova tragedia, che vede vittima un ragazzino di qualche anno più grande di Alfredino Rampi. Il bambino è morto in una costruzione artificiale nei pressi di un palazzo, alta una cinquantina di centimetri. Costruzione che – viene assicurato – era perfettamente a norma. I vigili del fuoco, con il personale Saf, non hanno potuto far nulla per salvare il ragazzino, di fatto morto sul colpo.
Una tragedia senza una spiegazione per il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che sottolinea: “Erano state fatte tutte le verifiche rispetto alle misura di sicurezza adottate. Il coperchio del pozzo era ancorato con quattro giunti su ognuno dei lati. Da quanto mi hanno riferito, gli animatori del centro estivo avevano posizionato sopra la mappa della caccia al tesoro, usandolo come appoggio”. La tragedia ha sconvolto la città di Gorizia: la famiglia del ragazzino è molto nota e anche il 12enne era amato da tutti.
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